Sclerosi Multipla, una metodologia coadiuvante

Fisiologia della sclerosi multipla

Sclerosi multipla: 10 anni di esperienza

TRATTO DAL 3° CONVEGNO NAZIONALE SIBE, SOCIETÀ ITALIANA BIOFISICA ELETTRODINAMICA, 2010

dr.ssa Rossella Siliotto

Specialista in Fisiatria

Direttore Sanitario del Centro “Franca Martini”, Trento

 

Il Centro “Franca Martini” di Trento è una Onlus fondata nel 1981 da Ivana Chemolli e dal dott. Mario Nicoletti, che riveste anche il ruolo di Direttore Amministrativo.

Il Centro accoglie pazienti da tutta Italia, con finalità di cura di patologie neurologiche, croniche e degenerative.

Il Centro è costituito da quattro strutture:

L’assunto condiviso da tutta l’équipe è che la malattia è solamente una dimensione del sapere, in quanto il sapere è patrimonio di tutta la comunità e quindi è spendibile per questo.

Si cerca di cambiare il concetto di “malattia” e di educare alla diversità.

Premesse all’uso della Ionorisonanza

L’inizio di questa esperienza avviene nel 2000, quando per la prima volta ho sentito parlare della ionizzazione cellulare da persone che mi dicevano che non esistevano esperienze nella sclerosi multipla o nelle patologie neurologiche.

Nei primi 5 anni non abbiamo raccolto i dati in maniera sistematica, perciò i dati oggetto del mio intervento riguardano 850 pazienti trattati dal 2005 in poi.

Per un certo periodo il Centro ha potuto disporre di una sola terapista che si occupava a tempo pieno di Ionorisonanza.

Da un anno a questa parte invece ce ne sono due, con due dispositivi che lavorano quotidianamente

sia su pazienti neurologici (Sclerosi Multipla, Parkinson, neuropatie, ictus…)

che su pazienti osteoarticolari e fibromialgici acuti e cronici.

Solo nel 2010 abbiamo trattato oltre 250 pazienti.

Ionorisonanza: la prassi

I pazienti con Sclerosi Multipla o con patologie neurologiche ricevono una visita medica; talvolta arrivano anche pazienti visitati da medici ortopedici per quanto riguarda l’osteoarticolare.

Dopo aver formulato una diagnosi, si sceglie il tipo di test di Ionorisonanza al quale sottoporre il paziente (neurologico o osteoarticolare)

e si prescrivono le sedute ambulatoriali da fare, solitamente 30 per i pazienti neurologici e 15 per gli osteoarticolari.

Naturalmente si parla con il paziente delle esclusioni al trattamento, che possono essere sia di tipo legale che reale,

come ad esempio la gravidanza, accertata o presunta (viene consegnato un documento nel quale sono esposte le limitazioni, discusse poi col paziente).

Una grossa facilitazione è data dalla possibilità di effettuare i trattamenti domiciliari,

in quanto i pazienti provengono da tutta Italia e quindi non è possibile per loro presentarsi frequentemente al Centro per effettuare il trattamento.

Frequenza dei test nei pazienti con Sclerosi Multipla

I pazienti del Centro vengono sottoposti periodicamente ad un test per calibrare la terapia, con cadenza diversa a seconda della tipologia:

per gli ambulatoriali, 1 test ogni 5 sedute di terapia, per i domiciliari 1 test ogni 3-4 settimane.

Effetti generali soggettivi

Pazienti Osteoarticolari

Pazienti con Sclerosi Multipla

Premesse alla casistica generale

Gli 850 pazienti che sono stati trattati presso il Centro in questi ultimi 5 anni sono stati accorpati in grandi categorie patologiche, ed alcune patologie sono state escluse perché numericamente non sufficienti.

Nei pazienti osteoarticolari, i maschi rappresentano il 23% e le femmine il 77%, con un’età media di 65,3 anni;

nei pazienti affetti da Sclerosi Multipla i maschi sono il 30% e le femmine il 70%, con un’età media di 44,7 anni.

I benefici maggiori si sono avuti dal trattamento domiciliare, perché questa modalità consente alle persone, soprattutto quelle in fase acuta, di effettuare un trattamento giornaliero.

Criteri di valutazione generale

Per avere uniformità di valutazione applichiamo sempre dei criteri fissi, ovvero:

Criteri specifici di valutazione in pazienti neurologici

Per i pazienti neurologici si è resa necessaria l’applicazione di criteri specifici di valutazione, in relazione alla particolarità della patologia stessa, ovvero:

In questi casi abbiamo utilizzato anche la scala EDSS perché spesso i pazienti riferivano miglioramenti che in altre scale non erano considerati, come ad esempio l’attività sessuale.

Risultati VAS

Nel grafico sottostante abbiamo le risposte suddivise per patologia.

fig. 1 – Risultati VAS:

3=Riduzione significativa sintomo 1,5=Discreta riduzione 0=Quadro invariato

Si osservi che la colonna relativa ai pazienti affetti da Sclerosi Multipla riporta una risposta sempre superiore al 2,5. In questa classificazione, quelli che rispondono meno bene sono i pazienti fibromialgici, perché è quasi sempre presente una forte resistenza di tipo psicologico all’abbandono del dolore come modalità di vita.

Tab. 2 – Parametri test automatici

 

Tab. 3 – Parametri test avanzato

I parametri indicati in tabella relativamente ai pazienti neurologici (in particolare affetti da Sclerosi Multipla) sono indicativi,

perché naturalmente ogni paziente deve adattare il test alla particolare condizione anche emotiva del momento.

Gli 850 pazienti hanno eseguito i test molle acuto, osseo acuto, advanced, rigenerazione, anche combinati, come si evince dal grafico sottostante.

Tab. 4 – Suddivisione pazienti per tipo di test effettuato

 

Considerazioni finali sulla Ionorisonanza Ciclotronica

Il trattamento di Ionorisonanza Ciclotronica nella Sclerosi Multipla si configura come un trattamento di tipo total body, molto rilassante e quindi ben accettato dal paziente.

L’applicazione può essere fatta anche in pazienti che portano protesi e/o placche metalliche, quindi non presenta le limitazioni che invece hanno altre terapie.

Non abbiamo mai rilevato alcun tipo di effetto collaterale, ci possono essere occasionalmente delle temporanee riacutizzazioni dei sintomi riportati dal paziente.

Nell’esperienza del Centro abbiamo osservato che il trattamento di Ionorisonanza Ciclotronica agisce in modo sinergico con altre terapie.

Infine si pone l’accento sui vantaggi rilevati dal trattamento domiciliare,

che permette di trattare pazienti residenti anche molto lontano dal Centro e soprattutto in un ambiente a loro gradito quale quello in cui vivono.

 

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