Bemer e Covid

Filamenti di DNA

Bemer e Covid: un’applicazione possibile.

L’infezione virale che causa il Covid-19 è stata oggetto di studi e sperimentazioni in tutto il mondo.

Benché non ci sia una cura definitiva, molte di queste sperimentazioni hanno ottenuto risultati interessanti.

E una di queste riguarda appunto la terapia fisica vascolare Bemer.

Il principio di azione è semplice.

Il danno del Covid-19 è largamente dovuto a microtrombi che ostruiscono i vasi sanguigni più piccoli, e specificamente i capillari.

In questo articolo troverete maggiori dettagli, e in questo approfondimento c’è la documentazione fotografica, anche scaricabile in PDF.

La terapia Bemer consente, senza assumere farmaci, di ripristinare efficacemente il microcircolo.

In tal modo riesce a combattere efficacemente lo stato infiammatorio, consentendo ai tessuti di ricevere la corretta irrorazione sanguigna, e con essa il necessario ossigeno.

Bemer Italia ha organizzato, lo scorso 1 dicembre 2020, una web conference per illustrare i risultati di questa sperimentazione.

Riporto alcune domande che sono emerse e mi sembrano significative.

“D: E’ possibile proseguire con la terapia BEMER dopo aver avuto una trombosi?

R: Non solo è possibile ma è anche molto utile. Con particolare attenzione alla eventuale terapia anticoagulante impostata dai medici curanti”

 

“D: Come agisce la terapia vascolare Bemer sugli alveoli polmonari. E paziente con polmonite interstiziale. Tipo di trattamento con Bemer?

R: L’utilizzo del BEMER, con l’azione sinergica sulle aggregazioni eritrocitarie (rouleaux) già note in letteratura, e con la specifica azione sulla vasomozione che, agendo a livello pre-shunt artero-venosi favorisce la decongestione della matrice extracellulare, è un approccio sicuramente utile che ci riserveremo di valutare nei prossimi studi.”

 

D: E’ ipotizzabile un utilizzo del BEMER al posto dei farmaci?

R: Al posto, o sottodosando farmaci anticoagulanti, sì. Il BEMER non si sostituisce all’antibiotico, o all’antivirale, o all’antistaminico.

Ma ne favorisce la biodisponibilità attraverso l’azione diffusiva che si ha nel miglioramento della vasomozione.”

 

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