Inquinamento idrico a Londra: la cocaina nel Tamigi

Inquinamento idrico del Tamigi

Un inquinamento idrico surreale.

La diffusione della cocaina a Londra è talmente elevata che la droga, espulsa per via renale, finisce nelle acque del grande fiume.

E lì raggiunge concentrazioni tali da mettere in pericolo l’esistenza delle anguille!

Roba da non credere!

Cito dall’articolo:

le anguille sono risultate letteralmente contaminate dalla sostanza.

L’allarme è stato lanciato ricercatori del King’s College di Londra,

i quali hanno sottolineato che i pesci in questione appaiono sempre più iperattivi a causa dell’inquinamento idrico.

La causa è proprio la troppa cocaina presente nelle acque del fiume della capitale inglese.”

Naturalmente il problema non risiede soltanto nelle anguille…

La ricerca, ovviamente, sottolinea quanto il consumo di polvere bianca stia diventando una piaga sociale di cui non si può più fa finta di nulla:

infatti, con l’aumento dei consumatori sono cresciute anche le morti per cocaina, le quali in sette anni si sono quadruplicate.”

Tutto questo viene evidenziato dai risultati delle analisi dell’acqua:

Il gruppo di ricerca del King’s College monitorando i livelli di cocaina nel fiume, ha trovato valori allarmanti: 1 µg per litro nelle acque reflue non trattate.”

Per questo motivo, si sta pensando di migliorare i sistemi di trattamento delle acque,

in modo da riuscire ad evitare o comunque mitigare questa nuova e preoccupante tipologia di inquinamento idrico.”

Non mi sembra il caso di aggiungere altro…

Citazioni tratte da

https://www.londradavivere.com/news/a-londra-e-allarme-cocaina…

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Pubblicato da marcoverdinelli

Fin da ragazzo mi sono interessato di elettronica. Un'estate andai in vacanza in montagna - si, in estate preferisco il fresco dell'altezza... - con gli amici; c'era una piscina riempita con l'acqua del locale torrente. Gelida. In quell'occasione mi venne una dolorosissima tallonite, che mi impedì di avvicinarmi a quell'acqua per tutto il tempo. Vi lascio immaginare l'arrabbiatura... Ma qui entra in gioco l'elettronica. Prima di partire, avevo visto il progetto di un apparecchio elettromedicale sulla rivista Nuova Elettronica. Tornato a casa, alzai il telefono e ordinai il kit. Lo montai, feci 20 giorni di applicazioni, e... Da allora sono passati oltre trent'anni, e non ho mai più avuto talloniti! Fu l'inizio di un grande amore... E oggi ho finalmente trovato un'azienda che ha sviluppato la ricerca scientifica nel settore, e propone apparecchi di uso semplicissimo che hanno un'efficacia grandemente superiore.

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