Inquinamento industriale, industrializzazione selvaggia e veleni

Inquinamento industriale

Inquinamento industriale e veleni.

Lo stabilimento di Avenza (Carrara)

Si tratta di una zona industriale attiva nientemeno che dal 1940.

Cito dal sito ENI, che con la società Syndial – oggi ribattezzata Rewind – si occupa della bonifica:

https://www.eni.com/it_IT/media/news/2018/01/syndial-bonifica-dello-stabilimento-industriale-ex-agricoltura-ad-avenza-sopralluogo-di-una-delegazione-del-comune-di-carrara

Lo stabilimento produttivo, avviato da Rumianca, ha visto il susseguirsi di diverse realtà produttive, dalla chimica di base ai fertilizzanti e fitofarmaci

e, dopo vari trasferimenti, nel 2001 è entrato a far parte di Enichem e dal 2002 è passato a Syndial per la gestione degli interventi di bonifica e demolizione.

Ancora:

Ad Avenza Syndial (Eni) ha finora speso per le attività di risanamento ambientale circa 36 milioni di euro, di cui circa 20 milioni per la realizzazione e la gestione degli interventi di messa in sicurezza della falda”

Già… Ottima cosa mettere in sicurezza la falda. Ma dal 1940 ad oggi…?

Quante tonnellate di veleni sono andate a finire nella falda, e quindi nei rubinetti della gente?

E quanti secoli ci vorranno, prima che queste quantità di veleni vengano smaltite?

I progetti hanno avuto iter amministrativi ultra decennali, a causa delle richieste di revisione avanzate dagli Enti:

il POB – Progetto operativo di bonifica della falda – è stato approvato con decreto del Ministero dell’Ambiente il 20 gennaio 2016.”

Conclusione?

Syndial è oggi in attesa della Conferenza dei Servizi decisoria e del decreto ministeriale che permetterà alla società di avviare i lavori di bonifica…”

Cioè, ad oggi, ottobre 2018, i lavori di bonifica NON SONO NEMMENO AVVIATI!!!

E perciò fino ad oggi tutti i veleni presenti nell’area continuano ad inquinare la falda acquifera, e ad arrivare alle case della gente.

A poco servono i lavori di pompaggio di emergenza… Come dire: togliamo l’acqua inquinata per decontaminare la falda.

Già. Ma poniamoci una domanda:

DOVE andiamo a mettere tutta l’acqua pompata?

Gira e rigira, andrà a finire di nuovo nella falda… E se non in questa, in falde di zone adiacenti, allargando l’inquinamento industriale.

E poi ci vengono a raccontare che l’acqua di rubinetto è sicura perché è controllata…

 

Articoli correlati:

Salute e cultura: scopriamo i campi magnetici

La salute, un bene oggi da difendere

Rispondi