Grande reset, pandemia e dintorni

Grande Reset, pandemia e dintorni

Mi capita spesso di dialogare con persone che non credono al Grande Reset, che ritengono di essere in una emergenza sanitaria permanente e cose di questo genere.

Quindi, per evitare di scrivere mille volte le stesse cose, e di dover ritrovare mille volte gli stessi riferimenti, ho deciso di scrivere un articolo sul mio blog.

Il presente articolo sarà il più possibile esaustivo, ma sono consapevole che non riuscirà ad esserlo fino in fondo.

Pertanto è da considerare un “work in progress”, che mi riservo di aggiornare e completare man mano che avrò ulteriori dati.

Cominciamo con il piede giusto.

Consideriamo tutta la questione come un problema matematico, di cui fornire una dimostrazione.

Di conseguenza devo, in primo luogo, enunciare la mia

IPOTESI

Nel corso di questo articolo andremo a dimostrare i seguenti enunciati:

  • Non esiste ad oggi alcuna emergenza sanitaria
  • I lockdown e le altre misure di limitazione della libertà sono ingiustificate
  • Di conseguenza tali limitazioni hanno motivazioni politiche ed economiche
  • È in corso l’applicazione del grande reset
  • Tutto questo ha pesanti conseguenze per ciascuno di noi
  • E tutto questo non è complottismo, ma purtroppo attuale realtà.

Se queste affermazioni vi sembrano eccessive…

guardate questo video, creato da monsignor Viganò, un personaggio di assoluto rilievo, e ragionate su quello che dice.

Fa affermazioni molto simili alle mie, e le porta ad un livello infinitamente superiore di approfondimento.

Si tratta di un video un po’ lungo, ma vi assicuro che ne vale la pena, se volete avere un’informazione che si discosta dalla propaganda a reti unificate.

TESI

Lockdown

Benchè in caso di emergenza sia una misura utile e talvolta necessaria, ad oggi si tratta di una forzatura che non apporta alcun beneficio sanitario sostanziale, come mostrato per esempio da questo articolo.

In sintesi, l’isolamento forzato è una misura utile nel momento di maggior pericolosità di un’epidemia, perché consente di “appiattire la curva” dei contagi e così evitare di sovraccaricare le strutture ospedaliere.

Tuttavia a distanza di molti mesi dal periodo maggiormente critico l’epidemia tende a recedere spontaneamente, sia perché molte persone vengono a contatto con il virus e sviluppano anticorpi, sia perché i comportamenti personali tendono ad essere maggiormente attenti al rispetto di normative igieniche.

L’esperienza di nazioni dove non è stato implementato alcun lockdown, come per esempio la Svezia, mostrano appunto questa dinamica.

 

Tamponi

Un articolo tra i tanti reperibili in rete fa il punto sulla questione dell’inaffidabilità dei tamponi.

Perché i tamponi sono inaffidabili? Più si aumenta il numero di cicli, meno affidabile è l’esito, pochi geni vengono considerati a differenza di marzo.

Si aggiunga l’ambiguità del governo sui falsi positivi e il conteggio dei positivi ogni giorno che potrebbe includere gli stessi già contati il giorno prima. Ecco cosa c’è che non va.”

E ancora;

“dall’inizio di aprile, si è deciso di dichiarare positivo un test che rintraccia anche un solo gene, inclusi quelli considerati aspecifici, come ammesso esplicitamente dal prof. Giorgio Palù, che infatti metteva in guardia dai troppi falsi positivi (vedi qui).

Una scelta politica, come quella del numero dei cicli. Se si tornasse al criterio di 3 geni su 3, probabilmente il numero giornaliero dei nuovi contagi crollerebbe.”

E conclude:

Perché allora investire così tanto, anche in termini economici, nel tracciamento, vista l’enorme possibilità di falsi positivi, mentre invece quando si parla di cure si è subito pronti a dire che non esistono cure affidabili?

Perché di fronte alla lattoferrina, alla plasmaferesi, all’idrossiclorochina, a tutte quelle cure che di fatto funzionano subito si alza il coro della non evidenza scientifica, mentre invece di fronte ai tamponi, che danno così tanti falsi positivi, non si batte ciglio?”

Domande sensate, che meriterebbero una risposta.

 

Vaccini

Vaccinare per una malattia chi l’ha già avuta, è una cosa del tutto insensata, in quanto costui ha già sviluppato l’immunità.

Ma contrariamente a ciò che si pensa l’immunità NON E’ data dagli anticorpi, ma dai LINFOCITI B e T della memoria.

Gli anticorpi altro non sono che proteine prodotte dai linfociti B DURANTE l’infezione.

TERMINATA l’infezione, i linfociti B non producono più quegli anticorpi.

Di conseguenza gli anticorpi precedentemente prodotti durante l’infezione, vengono pian piano assorbiti dall’organismo, tendendo asintoticamente a 0.

L’immunità nel tempo è data, come detto, dai linfociti T e B della memoria, i quali, in caso di reinfezione (infezione secondaria), sono in grado di produrre CELERMENTE linfociti T-killer e i linfociti B attivi in grado di produrre nuovamente anticorpi.

Queste cose si trovano su banalissimi libri di biologia.

Quindi, tornando al punto iniziale, per quanto detto:

vaccinare per il covid chi lo ha già avuto, sostenendo che si perde l’immunità poiché gli anticorpi diminuscono, è semplicemente insensato.

In questa faccenda molto fa l’ignoranza , molto fa la paura e moltissimo fa la nostra pochezza come società, ma le cose scritte sopra sono di pubblico dominio.

Cosa se ne deduce? Beh, se ne deducono almeno 2 cose.

La prima, la più evidente, è che le case farmaceutiche ci guadagnano di più a vendere più vaccini.

La seconda, però, è che qualcuno “da questa parte”, ha “chiuso un occhio”. E non credo GRATIS.

E sicuramente FREGANDOSENE della morte di chi ha fatto il vaccino senza averne bisogno e, anzi, essendo maggiormente soggetto agli effetti collaterali del vaccino, PROPRIO perché aveva già avuto il covid.

Naturalmente poi occorre tener conto di efficacia e sicurezza dei singoli vaccini.

Astrazeneca ha dato prova con evidenza della sua pericolosità, tanto che numerose autorità europee ne hanno sospeso la somministrazione.

Ad oggi, 19 marzo, l’europea EMA ha dato il via libera alla ripresa delle somministrazioni, ma bisognerà vedere quanto aderiranno le varie nazioni europee e i singoli cittadini.

Pfizer-Biontech dichiara da sé i suoi limiti e problematiche.
Occorre notare che questo studio è… “(Funded by BioNTech and Pfizer; ClinicalTrials.gov number, NCT04368728. opens in new tab.)”.

Cioè è pagato da BioNTech e Pfizer; ovviamente sarà molto generoso nel magnificare le doti del loro vaccino…

Seguendo il link suggerito si trova:

Actual Study Start Date : April 29, 2020
Estimated Primary Completion Date : August 3, 2021
Estimated Study Completion Date : January 31, 2023

Il completamento dello studio è previsto per la fine di gennaio del 2023.

EDIT

Oggi, 14 aprile 2021, ricontrollando lo stesso link trovo date differenti.

Actual Study Start Date : April 29, 2020
Estimated Primary Completion Date : October 29, 2021
Estimated Study Completion Date : April 6, 2023

Ad ulteriore riprova della totale incertezza dei dati in corso di sperimentazione.

Di conseguenza, utilizzare questo vaccino oggi significa partecipare ad una sperimentazione della quale nessuno è in grado di prevedere il risultato.

E riporta: ”Collection of phase 2/3 data on vaccine immunogenicity and the durability of the immune response to immunization is ongoing, and those data are not reported here”

Quindi afferma tranquillamente di non conoscere gli effetti a medio e lungo termine.

E infatti, “Safety monitoring will continue for 2 years after administration of the second dose of vaccine.”

Quindi ovviamente oggi, a distanza di pochi mesi dall’inizio delle sperimentazioni, non abbiamo alcuna sicurezza.

“This article was published on December 10, 2020, and updated on December 16, 2020, at NEJM.org.”

 

E nel frattempo, dalla banca dati dell’EMA trapelano informazioni preoccupanti.

Non solo il vaccino Astrazeneca. Finito nel mirino per sospetti effetti collaterali gravi. E bloccato in via precauzionali da 13 Paesi europei, tra i quali anche l’Italia. Reazioni avverse sospette si registrano anche per Pfizer e Moderna. Gli altri due sieri anti-Covid autorizzati in Europa.”

“In particolare, dai dati emergono 365 segnalazioni di persone decedute dopo un vaccino Pfizer… Per AstraZeneca, la banca dati fotografa 85 decessi per le stesse patologie…. Nel caso di Moderna il totale dei morti per le tre patologie messe in possibile relazione con la somministrazione del vaccino è di 137”

 

Il governo della Gran Bretagna prepara settimanalmente un rapporto sulle reazioni avverse al vaccino; il più utilizzato da loro è Pfizer.

 

Un ricercatore esperto di vaccini lancia un allarme: la corsa sfrenata alla somministrazione di vaccini può condurre alla selezione di virus più contagiosi e più letali.

Sul suo sito potete trovare una sintesi del suo pensiero – ovviamente in lingua inglese – in un documento datato 17 marzo 2021.

 

Cure

Un interessantissimo report di un volontario italiano alle isole Mauritius rivela in quale modo è stata combattuta efficacemente l’epidemia.

Riporto integralmente la sua testimonianza.

«L’emergenza è stata gestita in maniera efficientissima, eppure ci troviamo in Africa – ammette il cooperante italiano – e sono rimasto piacevolmente sorpreso.

Il primo ministro, all’arrivo dell’epidemia, ha dato un messaggio diretto e semplice ai cittadini, indicando il protocollo di trattamento da seguire: idrossiclorochina e azitromicina a domicilio e plasma iperimmune in ospedale.

Praticamente tutti i medici hanno seguito sul territorio e in ospedale questa terapia: idrossiclorochina 200 milligrammi la mattina e 200 la sera per sette giorni e azitromicina 500 milligrammi al giorno per sei giorni.

Il 90% dei contagiati con questo trattamento è guarito in una settimana; il restante 10%, che corrisponde alla popolazione affetta da ipertensione e diabete, quindi già con doppia patologia, è stato trattato in ospedale con anticoagulanti, cortisone e, appena è stato possibile, plasma iperimmune.

In un mese l’epidemia è stata spenta con un totale di dieci decessi su un milione e quattrocento mila abitanti.

L’annuncio dell’emergenza è stato dato l’8 marzo quando ancora non c’erano casi a Mauritius che sono arrivati dopo qualche giorno con i turisti francesi.

Sono stati allora interrotti i voli, è stato fatto il lockdown che è durato tre settimane, poi l’epidemia è stata spenta».

 

Un gruppo di medici ha deciso di creare un sito web per diffondere conoscenza corretta a proposito delle cure.

Cito:”IppocrateOrg sarà un laboratorio per smontare scientificamente i progetti manipolatori, per rivendicare la neutralità nella pratica medica, nella ricerca e sperimentazione scientifica, e per combattere i conflitti d’interesse esistenti e futuri.

Ma anche per rivendicare una cittadinanza realmente attiva di ogni essere umano.”

Qui potete trovare un’interessante intervista a questo proposito.

 

Un interessantissimo report su questi argomenti si può anche trovare a questo link. Richiede l’iscrizione ad una newsletter, ma vi assicuro che ne vale la pena.

 

Grande reset

Ora potreste pensare: cosa c’entra il grande reset con tutto questo?

Grande reset e pandemia sono strettamente correlati.

Riflettiamo un momento.

Il Covid-19 è una malattia curabile, con farmaci normalmente disponibili e prevalentemente a domicilio.

La politica italiana, ma più in generale europea e di molte altre nazioni, ha creato una campagna di terrorismo mediatico, imponendo lockdown e misure igieniche eccessive. A quale scopo?

Scartiamo a priori che lo scopo sia quello di mantenere la salute.

Come abbiamo visto, per ottenere questo risultato la strada è molto più semplice, economica e facilmente disponibile.

Dunque, sarà opportuno riflettere su quali obbiettivi ci siano dietro a tutto questo.

So che a molte persone non piace sentir parlare di Bilderberg, ma a questo punto non posso fare a meno di inserire il link al World Economic Forum.

A questa pagina potrete scoprire, con vostra sorpresa, che il Grande Reset non è una bizzarra teoria complottistica…

In questo video, per fare solo un esempio, troverete la pretesa necessità di trovare vaccini per uscire dalla pandemia.

Peccato che tutto ciò sia semplicemente falso.

Come abbiamo visto poco sopra è sufficiente utilizzare tempestivamente cure liberamente disponibili per i malati, evitando di effettuare inutili tamponi a tappeto sugli asintomatici, cioè sulle persone sane.

Inoltre va considerata l’esperienza oggi già accumulata.

In Israele per esempio è stata effettuata una campagna di vaccinazione a tappeto della popolazione, utilizzando il vaccino Pfizer.

I risultati sono poco incoraggianti, anzi sono paradossalmente un grave peggioramento dell’epidemia.

Grande reset e pandemia in pratica

I veri obbiettivi del Grande Reset sono sintetizzati nell’agenda 2030. Questo articolo in lingua inglese la espone in dettaglio, e ne fa una opportuna critica.

Riflettiamo per esempio sulla frase iniziale: Non possiederete nulla e sarete felici.

Oggi il popolo italiano è uno dei più risparmiatori del mondo.

Benchè il debito pubblico sia molto grande, il risparmio privato è oltre il doppio.

Se dunque entro i prossimi 9 anni il World Economic Forum prevede che non possiederemo nulla, sorge spontanea una domanda.

A CHI andrà questa ingente quantità di risparmio?

E attraverso quali meccanismi?

Si tratta, in tutta evidenza, di una rapina collettiva.

E tutto ciò è già iniziato; moltissimi imprenditori che, fino a ieri, potevano onestamente lavorare e vivere più che dignitosamente, oggi sono stati gettati sul lastrico dai continui e ingiustificati lockdown.

Le loro aziende sono in vendita a prezzi stracciati, e investitori stranieri li aspettano al varco come avvoltoi su un cadavere.

Appare così evidente la stretta correlazione tra grande reset e pandemia, con annesso terrorismo sanitario.

 

E purtroppo la politica appoggia questo infame progetto.

In Italia abbiamo un Presidente del Consiglio che è uno dei massimi esponenti di questa oligarchia finanziaria, che vuole imporre il Grande Reset.

Ma più in generale moltissimi governi, soprattutto nel mondo occidentale, si stanno conformando a questa visione ideologica, cominciando dalle istituzioni europee.

 

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Pubblicato da marcoverdinelli

Fin da ragazzo mi sono interessato di elettronica. Un'estate andai in vacanza in montagna - si, in estate preferisco il fresco dell'altezza... - con gli amici; c'era una piscina riempita con l'acqua del locale torrente. Gelida. In quell'occasione mi venne una dolorosissima tallonite, che mi impedì di avvicinarmi a quell'acqua per tutto il tempo. Vi lascio immaginare l'arrabbiatura... Ma qui entra in gioco l'elettronica. Prima di partire, avevo visto il progetto di un apparecchio elettromedicale sulla rivista Nuova Elettronica. Tornato a casa, alzai il telefono e ordinai il kit. Lo montai, feci 20 giorni di applicazioni, e... Da allora sono passati oltre trent'anni, e non ho mai più avuto talloniti! Fu l'inizio di un grande amore... E oggi ho finalmente trovato un'azienda che ha sviluppato la ricerca scientifica nel settore, e propone apparecchi di uso semplicissimo che hanno un'efficacia grandemente superiore.

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