Come ridurre il colesterolo
Un caso studio
Tratto dal 2° CONVEGNO NAZIONALE SIBE, Società Italiana Biofisica Elettrodinamica, 2007
Raggi F, Vallesi G (Terni)
Introduzione
Abbiamo condotto uno studio clinico presso l’Università degli Studi di Perugia.
Lo scopo era la valutazione degli effetti esercitati sull’uomo dall’esposizione a campi elettromagnetici pulsati di bassa intensità e frequenza (Extremely Low Frequency Electro Magnetic Fields [ELF-EMF]).
Presentiamo i risultati relativi alla misurazione dei livelli di stress ossidativo e quelli inerenti il metabolismo del colesterolo.
Materiali e metodi
32 soggetti sani sono stati sottoposti a 20 sedute di esposizione a campi ELF-EMF, eseguite a giorni alterni, ciascuna della durata di 27 minuti.
Il campo megnetico è stato realizzato mediante dispositivo medico “SEQEX ® ”, utilizzato in modalità “Automatica” con programma “Rigenerazione”.
Abbiamo misurato lo stress ossidativo subito prima, subito dopo ed un mese circa dopo il trattamento, misurando la concentrazione di Malondialdeide (MDA) nel sangue periferico.
I valori relativi al metabolismo del colesterolo, misurati subito prima, subito dopo ed un mese circa dopo il trattamento, sono stati:
- colesterolemia totale,
- colesterolemia LDL,
- colesterolemia HDL,
- rapporto colesterolemia totale/HDL,
- rapporto colesterolemia LDL/HDL.
Risultati
In riferimento alla misurazione dello stress ossidativo, l’applicazione di onde ELF-EMF ha comportato una diminuzione significativa del valore medio di MDA (p=0,0002, Wilcoxon Test) pari al 53,81%.
Nel periodo successivo al trattamento, il valore medio della MDA ha mostrato una tendenza ad aumentare, ed anche questo dato è significativo (p=0,0104, Wilcoxon Test).
Gli indici di dispersione del campione attorno alla media, si caratterizzano per
- un significativo calo della varianza (p<0,00001, F test),
- una “ipernormalizzazione” (curtosi da –1,28 a –0,27)
- una netta riduzione del range (da 0,81 a 0,33), durante il trattamento.
Tale andamento è rappresentato in figura 1.
Nel periodo successivo al trattamento, la varianza aumenta (p<0,00001, FTest), la curtosi passa da -0,27 a -0,49 ed il range da 0,33 a 0,83.
Le differenze campionarie tra l’inizio e la fine dello studio non sono significative.
In riferimento a come ridurre il colesterolo, il valore medio della colesterolemia totale non subisce variazioni di rilievo nel periodo dello studio (riduzione del 2,96%, non significativa).
Anche l’analisi degli altri parametri (colesterolemia HDL, rapporto colesterolemia totale/HDL, rapporto colesterolemia LDL/HDL), non ha mostrato variazioni rilevanti nei tre momenti di osservazione del campione.
Tuttavia, premesso che nel campione erano presenti soltanto 12 soggetti con colesterolemia totale moderatamente elevata (valori > 200 mg/dl; range: 200-260, media: 220,1),
è interessante notare come ben 11 di essi subiscano, al termine del periodo, una riduzione della colesterolemia, mentre 4 di essi raggiungono livelli ritenuti nella norma.
Dei 20 soggetti rimanenti, con colesterolemia totale normale in partenza, soltanto 1 ha subito un incremento oltre il tetto fisiologico.
Da notare, ancora, l’effetto del trattamento sulla dispersione campionaria:
il periodo di esposizione sembra aumentare la dispersione (dev.st. da 34,1 a 36,9), ma a due mesi dall’inizio della sperimentazione la variabilità è notevolmente diminuita (dev.st 30,2).
Considerazioni analoghe possono essere effettuate se si considera la frazione HDL della colesterolemia: a due mesi dall’inizio dello studio, 6 soggetti su 7 hanno subito una normalizzazione di questo valore, mentre in un solo caso è avvenuto l’opposto.
Conclusioni
In conclusione, lo studio ha mostrato un chiaro effetto antiossidante esercitato dall’esposizione a campi ELF-EMF,
ottenuti mediante dispositivo medico “SEQEX ® ”, manifestato dalla riduzione significativa della MDA (-54%) durante il trattamento e dalla sua risalita in seguito alla sospensione dello stesso.
Questo dato conferma i risultati ottenuti con la stessa apparecchiatura in un precedente studio.
Un secondo dato messo in evidenza riguarda la dispersione campionaria:
in seguito al trattamento, si verifica un “addensamento” dei valori attorno alla media, (mostrato da indici quali varianza, range e curtosi), mentre, nel periodo successivo, si osserva una tendenza al ripristino della situazione iniziale.
Questo fenomeno ci indica una probabile azione “riequilibrante” e non semplicemente antiossidante sulla bilancia ossidativa, in cui valori eccessivamente alti ed eccessivamente bassi di MDA vengono circoscritti all’interno di un range più ristretto.
Questi risultati, seppure iniziali, suscitano un notevole interesse, poiché uno squilibrio della bilancia ossidativa (aumento o diminuzione) è ritenuto alla base di molte patologie di tipo cronico-degenerativo.
In relazione allo studio della colesterolemia, non si notano modificazioni evidenti e significative dei parametri considerati.
Tuttavia, considerato che solo un terzo circa del campione (12 soggetti) era costituito da soggetti ipercolesterolemici e vista la brevità del periodo di esposizione (1 mese) e di osservazione (2 mesi), si ritiene interessante evidenziare che si tratta di una modalità come ridurre il colesterolo.
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