Allergie ed intolleranze
Tratto dal 2° convegno nazionale SIBE, Società Italiana Biofisica Elettrodinamica, 2007
Tribbia C (Milano)
Allergie e campi elettromagnetici: quale è la correlazione?
Einstein ha dato una svolta alla fisica classica aprendo la strada alla fisica quantistica.
La fisica classica concepiva la realtà fisica come interposizione di due entità di fondo: particelle di materia e campi di forza. Riteneva la materia come qualcosa di inerte.
Einstein con la sua formula E=Mc² ha posto un legame di proporzionalità fra la materia e l’energia.
Tutto ciò che ha massa ha necessariamente energia, anzi possiede una quantità di energia estremamente elevata poiché la costante di proporzionalità è data dalla velocità della luce elevata al quadrato.
Ma c’è di più. Energia è vibrazione.
La materia può sembrare inerte se la osserviamo macroscopicamente, ma se entriamo nell’ultra microscopico, cioè se ci occupiamo della fisica dell’infinitamente piccolo, vale a dire della fisica quantistica, possiamo renderci conto che in natura tutto è vibrazione.
Dalle particelle elementari in perpetuo movimento e interazione, a tutto ciò che è materia.
Anche le nostre cellule, i nostri organi, tutto l’essere umano è costituito di materia ed energia indissolubilmente legate fra loro.
Non solo quindi il nostro corpo possiede energia, ma poiché l’energia è vibrazione, il nostro organismo, ogni sua cellula può emettere o ricevere messaggi vibrazionali, cioè frequenze, onde elettromagnetiche.
Perciò il nostro organismo, ma non solo, ogni sistema vivente, ogni sostanza nel nostro universo, possiede accanto all’aspetto chimico-materiale anche un aspetto biofisico-informativo.
Si tratta di un codice fisico sotto forma di spettro di oscillazioni ultrafini, altamente specifiche per quella sostanza o sistema.
E nel caso delle allergie?
Le sostanze che il nostro sistema immunitario identifica come “nemici”, gli allergeni appunto, posseggono una caratteristica di informazione biofisica, che è strettamente correlata alle caratteristiche materiali.
E’ stato ampiamente dimostrato (C.Smith) che è possibile provocare reazioni allergiche anche con segnali biofisici con lo spettro di oscillazioni caratteristiche dell’allergene, anche senza la presenza di particelle materiali dell’allergene stesso.
L’allergia può essere quindi considerata come una informazione biofisica.
Allora è possibile intervenire sulle intolleranze e sulle allergie con campi elettromagnetici ultradeboli per ripristinare la situazione di equilibrio dell’organismo.
Ogni onda, indipendentemente dalla ampiezza e dalla frequenza, può essere eliminata tramite un’onda esattamente speculare.
Nella terapia biofisica delle allergie viene trasmessa al paziente, in più sedute terapeutiche, l’oscillazione invertita (speculare) dell’allergene; questa controscillazione se necessario può essere opportunamente ampliata o attenuata.
Attraverso l’utilizzo di questa onda speculare otteniamo una riduzione della corrispondente oscillazione dell’allergene, arrivando ad una graduale riduzione dell’allergia stessa nel sistema oscillatorio del paziente.